Nel settore della movimentazione dei carichi ferromagnetici esistono diversi sistemi applicabili, ognuno specificatamente adatto all´oggetto da movimentare.
È doveroso fare una prima distinzione in due macro-categorie completamente differenti: sistemi Elettromagnetici e sistemi magnetici Elettropermanenti.
Le differenze tra elettromagneti e magneti elettropermanenti si basano sul metodo di funzionamento; i sistemi Elettropermanenti non hanno necessita´ di alimentazione elettrica durante il periodo di lavoro ma solo per la loro attivazione e questo li rende sicuri al 100% durante la fase di lavoro. Altresi´ i sistemi Elettromagnetici hanno la possibilita´ di lavorare con molteplici tipi di matieriali ed essere dotati di un piu´ intuibile funzionamento. Vediamo nello specifico le loro caratteristiche.
Sfruttano l’energia elettrica della rete, per l’alimentazione delle bobine incorporate nell’elettromagnete stesso, che genera il campo magnetico necessario. La forza di tenuta può essere influenzata da problemi alla rete (interruzioni o fluttuazioni) oppure a guasti alle bobine o al sistema di alimentazione. Per questo motivo devono essere provvisti di batterie di emergenza, che garantiscano la tenuta del carico per il tempo necessario al ripristino della rete. Questi sollevatori sono adatti alla movimentazione di qualunque tipo di carico, anche sfusi (rottami) o in fasci con portate anche oltre 45t. Possono essere installati in gruppi su bilancini, per poter sollevare anche carichi flessibili. Possono lavorare su materiali caldi fino alla temperatura di 650°C.
Sistemi elettromagnetici di sollevamento per la movimentazione di lamiere, bilette e tondi in fasci e pacchi, sono dotati di un circuito ad elevata profondità di campo magnetico, in grado di supportare al meglio carichi non compatti e di forma irregolare. I magneti possono essere progettati per la movimentazione in contemporanea di uno o più fasci o pacchi.
Utilizzano l’energia magnetica intrinseca dei magneti permanenti incorporati, ma il comando di magnetizzazione o smagnetizzazione viene fatto impulsivamente (qualche secondo max.) per mezzo di una bobina, che inverte la polarita’ di un gruppo di magneti, facendo in modo che il flusso magnetico passi attraverso il carico (fase di lavoro), oppure si chiuda all’interno del magnete stesso (fase di rilascio). Cessato l’impulso di corrente il sollevatore risulta completamente indipendente da qualsiasi fonte di energia esterna, rimanendo nel suo stato ON o OFF. Questi sollevatori sono adatti alla movimentazione di carichi compatti (Billette, bramma, lamiere singole, tondi, coils laminati a freddo, ecc.), con portate anche oltre 45t. Possono essere installati in gruppi su bilancini, per poter sollevare anche carichi flessibili. Possono lavorare su materiali caldi con temperature fino a 500°C. SONO INTRINSECAMENTE SICURI.
Sistema magnetico elettro permanente FXE HD per carichi pesanti. per il sollevamento di lamiere spesse, lastre ed elementi grezzi.
In conclusione possiamo affermare che la differenza tra elettromagneti ed i sistemi magnetici elettropermanenti e´ sia applicativa che di funzionamento! Sia l’elettromagnete che il magnete elettropermanente devono essere energizzati, ma l’elettromagnete risulta smagnetizzato quando l’alimentazione non e´ in funzione, mentre il magnete elettropermanente non restera´ magnetizzato anche quando l’alimentazione viene spenta. Il magnete elettro-permanente è in realtà un magnete permanente controllato elettronicamente. Il sistema è costituito da due materiali magnetici permanenti di terre rare, solitamente Neodimio ed AlNiCo. La direzione del polo magnetico dell´ AlNiCo all’interno del magnete elettropermanente puo´ essere convertita tramite un impulso di corrente per azionare il sistema.